VACCINAZIONI:  DISINFORMAZIONI VIRALI

Dell'annaDD-1-2QUANDO LE NOTIZIE SBAGLIATE SI DIFFONDONO PIU’ VELOCEMENTE DI QUELLE CORRETTE, CREANDO DANNI INCALCOLABILI ALLA NOSTRA SALUTE

Negli anni appena trascorsi si è verificata una importante diminuzione del numero di vaccinazioni eseguite   e, parallelamente, si è diffuso un sentimento di diffidenza nei confronti delle stesse.  Le campagne vaccinali degli anni passati hanno ridotto e quasi eliminato alcune malattie dell’infanzia e questo ha creato l’illusione che queste gravi malattie fossero state definitivamente debellate, tanto da considerare inutili o persino dannose le vaccinazioni stesse. Tali convinzioni sono state alimentate da opinioni senza un adeguato supporto scientifico, espresse purtroppo anche da pediatri senza scrupoli, diffuse attraverso il web e riprese poi dalla stampa tradizionale generando le cosiddette “bufale mediatiche”.
La vaccinazione è un diritto fondamentale di tutti i bambini, sancito dalla convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. In molti paesi del nord Europa si sono raggiunte elevate coperture vaccinali e si sono sicuramente accantonate le più importanti malattie epidemiche, senza ricorrere all’obbligo ma solo attraverso campagne di informazione. Queste coperture vaccinali possono rapidamente diminuire sia per la diffusione di notizie inventate e false sia per la demotivazione e il calo d’impegno da parte delle autorità sanitarie. In Italia dove esiste l’obbligatorietà e la raccomandazione in campo vaccinale, la distanza fra le due coperture è enorme e questo è dovuto alle indecisioni della sanità pubblica e alla latitanza della politica nazionale. Sostenere poi che i vaccini fanno male è scientificamente scorretto e fuorviante e chi lo afferma mente, sapendo di mentire. Il crollo delle malattie epidemiche si è ottenuto grazie alle vaccinazioni e contestualmente si è ottenuta la diminuzione delle ospedalizzazioni e delle complicazioni anche mortali.
La vaccinazione richiede da parte dei genitori un atto di amore responsabile verso i propri figli e verso tutti gli altri bambini per mantenere alto il livello delle conquiste fatte negli anni passati e da parte dei pediatri tutti un atteggiamento motivatamente forte e non sconsideratamente tiepido (inoltre un pediatra che “rema contro” l’istituto delle vaccinazioni, mentre esercita stipendiato dal sistema sanitario regionale e nazionale con cui ha sottoscritto un contratto o una convenzione, si rende passibile di infrazione grave).

Altra “bufala mediatica” è quella che sostiene che si propinano tanti vaccini ai bambini per mantenere alto il profitto delle case farmaceutiche. Se così fosse, il numero delle aziende produttrici di vaccini sarebbe negli anni aumentato e non invece drasticamente diminuito. Basti pensare che il giro d’affari complessivo di tutte queste aziende non supera 1.5% di tutta la spesa sanitaria e che basterebbe mettere in commercio un nuovo antibiotico per superare di gran lunga il fatturato di tutti i vaccini prodotti (ritengo che il gran numero di vaccini disponibili fra obbligatori e raccomandati sia una risorsa e non una limitazione della libertà del cittadino). E poi come la mettiamo con i lotti dei vaccini che più o meno ogni anno vengono ritirati?  E’ chiaro e lampante che ogni minimo sospetto di anomalia determina il ritiro del lotto dal commercio prima che questo sia distribuito nelle farmacie ospedaliere e territoriali. Quindi si sta ribaltando il senso del provvedimento, da encomiabile tutela del consumatore al concetto che i vaccini fanno male e provocano malattie. Purtroppo proprio riguardo a quest’ultima dolente nota che a Trani, circa un anno fa, il giudice Ruggiero ha raccolto la denuncia di una coppia di genitori convinti che l’autismo del loro figlio derivasse dalle famigerate vaccinazioni. Quindi anche la magistratura talvolta riaccredita notizie che sono state giudicate false dalla letteratura scientifica internazionale.

Come dice il Prof. Silvio Garattini dell’Istituto Mario Negri di Milano: “Purtroppo con le migliori intenzioni di questo mondo, la Magistratura agendo spesso senza avere una solida interfaccia con la medicina scientifica rischia di fare disastri”. Quindi visto che malattie come morbillo, poliomielite, difterite, pertosse, tetano ecc. non sono state debellate ma solo accantonate (a due ore di aereo da noi si muore ancora oggi per queste malattie), non bisogna abbassare la guardia per evitare inutili sofferenze.

Dr Roberto Dell’Anna

medico chirurgo specialista in pediatria